Ieri alla Chiesa del Purgatorio,davanti ad un vasto uditorio, e’ stato presentato “Il mio cammino al Monte” l’ultima opera di poesie del Prof . Giuseppe Pettinato.
Il coordinatore della serata Orazio Mezzio ha introdotto la serata presentando gli autori. Ed introducendo i primi contributi video che avevano come soggetto video riguardanti la passione di Cristo. Le immagini erano accompagnate dai versi dall’autore ed accompagnati dalle letture di Manlio Puglisi e Sofia Failla. Mezzio ha sostenuto la voglia di tradizionalita’ del prof. Pettinato e il suo contributo a che il messaggio del sacrificio del Cristo rimanga sulla croce rimanga attuale.
Il floridiano Prof. Sequenzia, altro ospite dell’evento ha parlato della parola che diventa un rito che salva l’umanità. “Ho pensato a Pasolini che diceva abbiamo bisogno di riti ePettinato ha scelto la via ardua di consegnare in poemi la storia della salvezza attraverso il rito espiatorio del sacrificio. La sua forza e’ quello di far incontrare il dolore individuale con il dolore dell’umanità- ha proseguito il Prof Sequenzia- ed attraverso la via Crucis ha innestato un periodo nuovo e la ha ristrutturata rendendola accessibile a tutti. Un lavoro molto importante che pacifica l’anima. Grazie a questo libro di Giuseppe continueremo ancora a pensare a questi momenti. Secondo Orazio Mezzio vorrebbero farci credere che si sta arrivando ad uno sfrenato relativismo ed al progressivo abbandono del messaggio religioso, ed e’ anche grazie al lavoro di Pettinato che ci si oppone a questa deriva.
Giuseppe Pettinato ha concluso la serata dicendo che questo ” e’ un lavoro a cui mi sono accostato con grande entusiasmo. Era inevitabile che mi accostassi alla religione contanti buoni maestri che ho avuto. Anche il mio contatto con i ragazzi e’ servito. Questo libro e’ una testimonianza che ci dice che non e’ vero che non c’è più spazio per il divino. L’esempio e’ quello di Gesù che ha sofferto in quel modo. E possono testimoniarlo sia i credenti che i non credenti. Ponzio Pilato- dice Pettinato- alla fine condanna Gesu’ per assecondare la folla, ed il questo c’e un grande riferimento ai politici odierni. Per me Gesù e’ un ancora di salvezza per come ha vissuto” Pettinato ha poi parlato della poesia” La poesia riesce a suscitare emozione. Anche in chi la legge. Dovremmo riscoprire la bellezza delle arti. La poesia e’ una forma di arte e poesia unica che coinvolge e rende partecipi. Il verso e la parola riescono a toccarti il cuore”. Pettinato chiude con l’immagine poetica della Madonna che abbraccia il figlio morto, che diventa in questo caso una scultura creata dalle parole del libro.