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Sortino: il Parco che divide. I Comuni chiedono tempo.

Consiglio comunale aperto ieri sera a Sortino, convocato dal Presidente Sebastian Custode, per parlare dell’istituzione del Parco degli iblei. Un Consiglio a cui hanno partecipato anche i sindaci di Buccheri Caiazzo, il Sindaco di Solarino Germano, il Sindaco di Ferla Michelangelo  Giansiracusa e il Sindaco di Melilli Peppe Carta, quest’ultimo anche nella veste di neo eletto Deputato Regionale. Era presente anche l’onorevole  Gilistro per i Cinque Stelle. Ha esordito il Sindaco Caiazzo chiedendo  “di sgombrare  il campo dalle contrapposizioni perché e’ inutile una battaglia tra favorevoli e contrari. Il libero consorzio,a cui abbiamo chiesto spiegazioni sul Parco,non ha mai risposto alle nostre considerazioni. I sindaci hanno commissionato uno studio sul Parco che metteva in dubbio la planimetrazione, ma non e’ stato preso in considerazione quindi  sono contrario all’istituzione . Non possiamo accettare vincoli di questo tipo”
Ha preso la parola Giansiracusa che ha denunciato che “Non si capisce perché alcune zone dovrebbero stare nel parco ed altre no.  Dubitiamo sul reale e completo studio della perimetrazione. Anche io sono contrario così come e’ stato concepito. Posso essere favorevole solo se si fa chiarezza sullo studio propedeutico allo studio dei confini”
Ha continuato il Sindaco di Solarino Germano che ha detto” il vero problema e’ che non decidiamo noi. Ci viene calato tutto dall’alto Comunque Solarino, per la sua piccola parte interessata, si schiera contro questa zonizzazione confusa del Parco “. Peppe Carta ha ribadito che “Una cosa che impedisce lo sviluppo delle nostre zone deve essere contrastata. Sono contrario perché i vincoli toccano l’economia. E toccare l’economia significa disoccupazione. Questo e’ un parco che discrimina il territorio siciliano. Voluto dall’unione europea sulle spalle della popolazione e si deve evitare può discriminazione la popolazione”
L’On. Gilistro si e’ discostato da queste posizioni” non vorremmo perdere i vantaggi che può portare il Parco. Contributi e opportunità. Se non vengono lese le attività e gli interessi di nessuno. Con il ragionamento, e ricostruendo un parco che non scontenta nessuno si può essere favorevoli”
Carlo Auteri, in veste di Onorevole regionale e di consigliere comunale e’ intervenuto dicendo “io credo che possiamo essere nelle condizioni di bloccare il parco. Tra poco cambieranno gli equilibri politici e cambieranno anche gli interlocutori. Nonostante non ci sia  chiarezza perché non abbiamo a disposizione  le carte. Bisogna fare squadra a Palermo. Abbiamo bisogno di regole chiare ed invece  abbiamo decine di vincoli che ci bloccano. Voglio avere chiarezza nel bene di tutti”
A favore del parco ha parlato Mastrianni (Ente Fauna Siciliana) “Vendicari fa 800.000 visitatori all’anno.Pensate che a Noto erano contrari all’istituzione della riserva di Vendicari.  Non e’ vero che il Parco e’ stato calato dall’alto. Nella zona due non ci sono restrizioni ferree. Il parco è un opportunità di sviluppo ecosostenibile per le popolazioni. Guardate le Cinque Terre. Come si sono sviluppate economicamente”
Carmelo Spataro ha specificato che “la pianificazione territoriale appartiene ai consigli comunali. Per me l’approccio di questa sera e’ sbagliato. La scelta sul parco  e’ già stata fatta. Ma siamo ancora ancora in tempo per evitare le scempiaggini. Secondo me  chi critica il parco non e’ un terrorista. Bisogna essere persone di buon senso.  La cosa più logica sarebbe un consiglio comunale formale che si occupi di occupi di perimetrazione. Non siamo contrari a prescindere ma dobbiamo assolutamente migliorare questa istituzione”

Per Giuseppe Impallomemi di Agriambiente Sicilia “i vincoli darebbero l’ultimo colpo di grazia alle aziende anche per l’eccessiva estensione del parco che parte a 70 MT dai livello del mare. La legge 194 del 91 parla di condivisione necessaria con sindaci ed associazioni di categoria. Qui la condivisione e’ venuta meno, quindi si può abrogare la legge istitutiva.


Girolamo Ferla di Confagricoltura. “Noi come Confagricoltura siamo contrari all’istituzione del parco . Abbiamo invece bisogno di bacini di raccolta d’acqua per le siccità che avremo sempre più numerose.  I consigli comunali devono pensare al futuro dei territori. A quando non ci sarà più acqua.
Per Sebastiano Terranova: “Le istituzioni devono ascoltare le associazioni che chiedono di essere coinvolte a livello anche ambientale. Organizziamo ed informiamo  la cittadinanza su questo parco e coinvolgiamo tutti di più”
Luigi Salonia che ha parlato per la minoranza ha detto “Per Sortino spazio comune il consiglio comunale deve dare dei pareri . Per noi il parco degli Iblei va a tutelare il nostro territorio in una regione in cui ci sono grandi siti di inquinamento e può essere un opportunità turistica ed ambientale.  Consentirà di accedere a dei finanziamenti dedicati.  Noi come consiglio comunale dobbiamo lavorare celermente per migliorare il parco sulla zonizzazione. Che sono il vero problema, non il Parco in se stesso “
Ha concluso il Sindaco Parlato:”chi ha approcciato il parco non può tenere non  conto della popolazione. Fateci vedere quello che avete immaginato su questo territorio per il parco. Come si farà per le autorizzazioni a costruire od a iniziare un attività? chiederemo al governo  un ulteriore spazio di tempo per esaminare tutto il materiale riguardante il parco. E’ l’unica soluzione possibile. Ed e’ stata questa la deliberazione formale del Consiglio Comunale. Chiedere più tempo al governo  per esaminare e formulare osservazioni riguardanti  il Parco Nazionale degli Iblei.

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