Consiglio comunale 16.11.22
Sortino. Il consiglio comunale di ieri e’ iniziato tra molte polemiche. Il gruppo Sortino Spazio Comune, con la capogruppo Francesca Silluzio ha chiesto le dimissioni del Sindaco in relazione alle vicende giudiziarie che hanno portato il primo cittadino all’allontamemto dal comune ed alla sospensione dalla carica. “Chiediamo le dimissioni del Sindaco con effetto immediato. Riteniamo che sua presenza sia inopportuna in questa sede: le accuse di cui deve rispondere sono pesanti e, ancor di più, attengono all’esercizio delle funzioni da lui svolte; gli uffici del Comune, in questo momento, non sono il luogo idoneo per portare avanti serenamente la sua difesa e, soprattutto, per rappresentare la trasparenza che l’istituzione pubblica deve garantire ai cittadini,” La Silluzio ritiene anche assurdo che i consiglieri di maggioranza non abbia detto nulla sulla vicenda. Siano rimasti nel silenzio più assoluto. Chiediamo anche che il comune nell’eventuale procedimento giudiziario si costituisca parte civile. Dopo Francesca Silluzio ha preso poi la parola Carlo Auteri rispondendo che il primo toccato da questi problemi di giustizialismo e’ stato lui. Addirittura nel mese di ottobre dell’anno scorso non fu tenuta la manifestazione dell’acipas alla California perché il presidente degli impianti sportivi era il sottoscritto.
Io non difendo nessuno” – ha proseguito Auteri- ” Se qualcuno ha sbagliato se ne assumerà le responsabilità. Io ho già denunciato questi fatti. Voi della sinistra nel momento della difficoltà andate a denigrare gli uomini. Sono stanco di questa falsità. L’azione politica va fatta seguendo i bisogni dei sortinesi. La richiesta delle dimissioni fatta da Sortino Spazio Comune e’ assurda. Per me una persona è innocente fino al terzo grado. Anche io ho accusato, ma in un determinato momento storico. Quando c’erano le elezioni. L’azione che fate voi un anno dopo non mi appartiene. Non siamo in un aula di tribunale”
Desire’ Galati, parlando a nome della maggioranza di Vincenzo Parlato ha citato l’art Art.27 della costituzione che recita “Nessuno e’ colpevole fino a condanna definitiva” Sortino spazio comune ha fatto uscire un manifesto dove si chiedeva le dimissioni. Si chiama sciacallaggio. E non abbiamo fatto nessun comunicato perché il giorno dopo la vicenda che ha colpito il Sindaco noi eravamo qui al comune a lavorare. Ringrazio pubblicamente Giuseppe Messina, il Vicesindaco che ha ricoperto egregiamente le mansioni di sindaco e che e’ stato anche lui a lavorare già dal Sabato. L’amministrazione non si e’ mai fermata. Gli assessori hanno fatto il loro lavoro già dal giorno dopo.
Ha preso poi la parola il sindaco Vincenzo Parlato che ha esordito dicendo “sono amareggiato e deluso. Pensavo che questo consiglio comunale dovesse dare un senso di responsabilità. Il consiglio comunale ha un ruolo di indirizzo e controllo politico non altro. Tutto quello che riguarda gli organi inquirenti non riguarda i consiglieri comunali. Mi sarei aspettato che tutti i consiglieri comunali avessero fatto quadrato attorno al vicesindaco durante la mia assenza. Il mio atteggiamento e la mia condotta la porterò avanti nelle sedi opportune .E per quanto riguarda le richieste di dimissioni, cara consigliera Silluzio, se per ogni avviso di garanzia si dovesse dimettere il Sindaco, non ci sarebbe nessun Sindaco in nessun comune. Troppo spesso si cerca di utilizzare la magistratura per fini politici”.- ha continuato il Sindaco-.”Comunque Io ho ricevuto centinaia di telefonate di solidarietà da parte di comuni cittadini che mi invitavano ad andare avanti. Sappiate che questa vicenda non influenzera’ l’attività di sindaco. E ricordate che questo modo di fare politica la gente non lo ha premiato. Non e’ questo il modo di fare politica. Dovremo essere tutti a pensare alla difficoltà della popolazione tra crisi, guerra, e bollette.
Si e’ persa un occasione.-ha perseguito Parlato- Quella dei consiglieri che accettano quello che i cittadini hanno espresso con il loro voto.
Noi abbiamo intenzione di andare avanti. Seguirò l’attività processuale con i miei legali. Si e’ persa un occasione perché tanti hanno dimemticato che la guerra tra frazioni politiche hanno portato dal 2000 al 2011 che ha portato al commissariamento e’ costato al comune circa 300.000 euro. Io avevo fiducia in questi consiglieri giovani. Ma sappiate che non porto rancore e sono troppo buono. Ma alla fine la bontà paga e i meriti arrivano. Sono sempre fiducioso in voi. E siete stati sollecitati con questo documento da gente vicino a voi che vuole sempre la guerra nel paese . E poi cosa volevate? Il commissario? I commissariamenti hanno prodotto danni su danni. Io dialogherò con tutti. Poi sarà la legge a giudicare. La Severino prevede già tutto. E non sarò io ad oppormi. Ancora non c’è manco un processo. Quindi parlare stasera di queste cose è anche mancare di rispetto alla magistratura”
Ha preso la parola il presidente del consiglio Sebastian Custode: dicendo non c’era nessun motivo di urgenza nel convocare il Consiglio. C’era un vicesindaco che faceva funzioni di Sindaco . Esisteva una volontà ben definita che l’ente rimanesse sereno. Questo era il messaggio che doveva passare. Era vostra facoltà di richiedere un consiglio comunale in termini di regolamento. Non esisteva nessun motivo di urgenza. Infine il Vicesindaco Messina ha ringraziato tutti gli impiegati comunali per il supporto dato durante le mie funzioni di sindaco.