politica

Vinciullo. L’Istituto Verga non può essere soppresso.

Siracusa non può continuare a perdere Istituti Comprensivi. Non
possiamo caricare i dirigenti scolastici della nostra città di eccessive responsabilità, dovendo
gestire numerosi plessi scolastici sparsi su tutto il territorio. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Da quando non sono più Assessore alla Pubblica istruzione, la Città di Siracusa ha perso
circa il 50% dei suoi Istituti Comprensivi, ma è evidente che non vi è stata una riduzione del
50% degli studenti.
I quartieri fragili, che fino al 2007 godevano di una presenza importante e razionale di
istituzioni scolastiche, distribuite in maniera capillare per venire incontro alla loro fragilità e
che avevano la necessità di una forte presenza dello Stato attraverso le scuole, in questi
anni sono stati totalmente spogliati, perdendo l’autonomia didattica e di conseguenza anche
gli alunni che sono stati costretti a spostarsi in un’altra parte della città, allontanandosi dal
loro quartiere o, ancora peggio, alimentando la dispersione scolastica.
E’ chiaro che, ha proseguito Vinciullo, in una politica di attenzione nei confronti dei quartieri
fragili, la soppressione del Verga diventa irrazionale e una mancanza di risposta dello Stato
nei confronti dei quartieri in difficoltà.
Un’assenza che non può essere accettata e non può essere assolutamente compresa.
Ho immediatamente parlato con l’Assessore regionale dell’Istruzione, contestando il
provvedimento perché iniquo. Lapidaria la risposta dell’Assessore: è stata la conferenza
provinciale di Siracusa a chiedere la soppressione del Verga e di conseguenza non potevo
fare altro.
Ho ringraziato per la risposta e ho dovuto prendere atto che i primi nemici di Siracusa siamo
noi siracusani e mi chiedo: ma è possibile inviare a Palermo una proposta in cui si chiede la
soppressione di un’istituzione scolastica così importante come è il Verga? È mai possibile immaginare che siamo così autolesionisti da pensare che la soppressione di un Istituto
Comprensivo possa migliorare le condizioni della scuole della nostra città? Possiamo mai
credere che una conferenza che dovrebbe rappresentare gli interessi della Provincia di
Siracusa ha ritenuto di intervenire, in un quartiere fragile, anziché richiedendo il
potenziamento dei servizi addirittura la soppressione di un servizio fondamentale quale è
quello di una istituzione scolastica?
A quanto pare purtroppo sì.
Ma, ha concluso Vinciullo, una domanda, arrivati a questo punto, per me è lecita: dov’era
l’Amministrazione Comunale di Siracusa quando si perpetrava questo scempio nei confronti degli studenti della nostra città?

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