Serata movimentata ieri a Sortino durante il passaggio della processione serale del Cristo Morto e dell’Addolorata. Il divieto, già stabilito in una riunione in Comune ,di non usare benzina per accendere i falò ha provocato un diverbio tra i ragazzi che costruiscono ed accendono le pile di frasche, secondo una tradizione centenaria, e le forze dell’ordine che sono dovute intervenire in piazza San Pietro. Un ragazzo e’ stato anche tradotto nella locale caserma per i rilievi del caso. Purtroppo da quando il centro abitato e’ pieno di tubature di metano si e’ dovuto mettere un freno ai falò delle processioni della Settimana Santa che negli ultimi anni avevano raggiunto proporzioni pericolose. Inoltre il momento dell’accensione, spettacolare ed atteso dai ragazzi, si trasforma a volte in un momento di pericolo perché la catasta di frasche dopo essere stata riempita di liquido infiammabile si trasforma in una piccola bomba e l”attenzione in quel momento deve essere massima. L’accaduto di piazza San Pietro, firmato da diversi telefonini, ha fatto subito il giro delle chat, gettando un ombra di tristezza nell’atmosfera pasquale. Sull’ accaduto interviene il presidente del Consiglio Comunale Sebastian Custode, che ha rilasciato un comunicato su quanto avvenuto :
“Episodio gravissimo quello di ieri sera, inutile commentarlo.
Assistere a certe scene è sconcertante, non c’è che dire ma solo che saro’ sempre dalla parte dei Carabinieri
Tuttavia ancora più grave credo che sia il 𝐛𝐞𝐜𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 intorno a questi fatti, perché denota un’ ignoranza cosmica di qualche personaggio che evidentemente non può far altro che scaricare la responsabilità di certi episodi di degrado, sugli altri.
Quando invece dovremmo tutti riflettere su che tipo di educazione e di contributo stiamo dando alle nuove generazioni. Alla nota del Presidente del Consiglio Comunale si aggiunge quella del gruppo di opposizione Sortino Spazio Comune :”
Il gruppo di Sortino Spazio Comune esprime la propria solidarietà alle forze dell’ordine e condanna l’aggressione e l’invettiva di cui sono state oggetto mentre, nello svolgimento del loro servizio, cercavano di far rispettare delle regole poste a tutela della sicurezza e dell’integrità delle persone e delle cose.
Quello di ieri non è che l’ultimo di una serie di episodi di disordine e violenza che ha interessato il nostro piccolo Comune negli ultimi mesi; ci si inizia a interrogare se la disinvoltura con cui si tollerano e talvolta avvalorano delle condotte antigiuridiche e contrarie a ogni forma di autorità siano da classificare come semplici episodi o se si tratti invece di un fenomeno che sta diventando sistemico nella comunità sortinese.
L’amore che proviamo nei confronti delle tradizioni non deve farci scordare che il vero significato della Pasqua è quello della rinascita, della nuova vita: il nostro augurio è di essere pervasi da questo spirito e che tutte le istituzioni, le forze politiche e la società civile si assumano le proprie responsabilità nel portare avanti un’azione congiunta volta a riqualificare gli spazi fisici e immateriali, in cui dare nuova vita ed energia a una cultura della legalità, della cura e del rispetto reciproco.
Abbiamo grande fiducia nel senso di comunità che ha sempre caratterizzato Sortino: facciamo risorgere insieme la nostra collettività”