Concluse le elezioni europee, e’ già tempo di bilanci per i partiti politici. A Sortino come in gran parte d’Italia, Fratelli d’Italia è il primo partito, oltrepassando la soglia dei mille voti e raggiungendo il 30% in termini di percentuale. Sul raggiungimento di questo risultato ha pesato anche la presenza di Carlo Auteri, primo Deputato Regionale della storia di Sortino che è apparso sui social facendo il segno della vittoria. La più votata della lista è stata la floridiana Alessia Scorpo che con 600 preferenze ha superato anche Giorgia Meloni. La coalizione di Vincenzo Parlato non ha sfigurato, portando a Caterina Chinnici 825 preferenze e 625 ad Edy Tamajo. La parlamentare palermitana ha ottenuto un grande risultato nella vicina Melilli dove, grazie alla spinta del Sindaco Carta, le preferenze sono state ben 2674. Nessuno delle due donne piu’ votate a Sortino è riuscita a raggiungere il parlamento europeo. Alessia Scorpo si è dovuta arrendere ai grossi calibri del partito della Meloni. Risultato soddisfacente per il PD con 535 voti e 278 preferenze per Antonio Nicita. 148 voti sono andati al Segretario del partito Elly Schlein. Nemmeno Nicita ha raggiunto il parlamento di Strasburgo. I Cinque Stelle sfiorano i cinquecento voti e mantengono la loro riserva elettorale, anche se non esistono più i numeri di qualche anno fa. Gli altri partiti non raggiungono percentuali rilevanti. Da segnalare i 27 voti per il Generale Vannacci , i 37 per Cateno De Luca, i 46 per Annalisa Tardino ed i 29 per l’ex assessore regionale Edy Bandiera. Il Presidente del Consiglio Comunale di Sortino Desire Galati “esprime grande soddisfazione per l eccezionale risultato ottenuto dai Chinnici e Tamajo sia a Sortino che in tutta la provincia.
Il risultato ottenuto è frutto di un lavoro costante sul territorio. Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo con serietà e dedizione e il territorio ha risposto”. Alessia Scorpo ha ringraziato i suoi elettori scrivendo che “da qui si parte più carichi e fiduciosi di prima con la sola voglia di lavorare”. Antonio Nicita ha dichiarato di aver comunque raggiunto “consenso personale lusinghiero” .