cultura

A Sortino rivive la Resistenza con Adelmo Cervi.

Presentato ieri sera a Al Centro Diurno di Sortino, il libro di Adelmo Cervi “I miei sette padri” , con cui Adelmo, il figlio di Aldo Cervi, uno dei sette Fratelli Cervi, uccisi dai nazifascisti durante la resistenza racconta la storia della sua famiglia. La storia che racconta Adelmo Cervi, non e’ solo la narrazione della morte dei sette fratelli, diventati poi un simbolo del comunismo e dell’ antifascismo italiano, ma abbraccia anche le vicende della sua famiglia superstite, rimasta con le sole donne a gestire il podere di proprietà, della nonna morta di crepacuore dopo qualche tempo, e di come la sia stato difficile andare avanti nel tempo con tante difficoltà. Ma il discorso di Adelmo Cervi, e’ stato un discorso anche di attualità, sulla situazione odierna, sul perché la costituzione antifascista non sia mai stata veramente applicata, sul come, se la destra è al governo,”qualcuno di noi non ha fatto bene il suo lavoro”. Adelmo ha parlato anche di come col le forze che gli rimangono, cerchi di girare le scuole d’Italia per parlare della storia dei fratelli e di altre pagine dell’ antifascismo. Nota con dispiacere che il tempo che la scuola dedica alla Resistenza ed alla Liberazione sia veramente minimo, e che la stragrande maggioranza dei ragazzi, non per colpa loro, non conosce questa pagina tragica della storia d’Italia. La serata e’ stata introdotta da Francesca Silluzio, presidente dell’Arci di Sortino. Hanno partecipato anche Jano Corsico, Santo Carnevale, Lorena Crisci, e l’associazione Nazionale Partigiani di Siracusa.

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