L’ultimo sfiaccolamento di Goy Energy è molto grave. Qualcosa non ha funzionato e i cittadini continuano a pagare per gli errori altrui. Dobbiamo certamente garantire lo svolgimento delle attività produttive per la tutela di molti posti di lavoro, ma ciò non deve avvenire a discapito della sicurezza dei cittadini, ormai stremati da una serie di emergenze che stanno mettendo a dura prova la popolazione. Bisogna ricorrere a una verifica in sede ministeriale dei fatti avvenuti: massimo rispetto per il lavoro che svolgerà la magistratura sulla vicenda ma la politica non può rimanere a guardare”. Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, interviene così dopo la “pioggia oleosa” di domenica notte, conseguenza di un fuori servizio alla raffineria Isab. Gli eventi incidentali (gli sfiaccolamenti) spesso garantiscono la sicurezza per le popolazioni a discapito della produzione ma allo stesso tempo, come in questo caso, possono evidenziare situazioni che necessitano di approfondimento.
L’ultimo episodio ha avuto una conseguente ricaduta di una pioggia oleosa che rappresenta un fenomeno per il quale è necessario chiarire la genesi al fine di scongiurarne il ripetersi. “Tutto è prioritario: i posti di lavoro sono importanti, ma la sicurezza dei cittadini deve essere al primo posto – aggiunge il deputato Ars –. Stamattina mi attiverò per avviare un’interlocuzione con il Ministro e richiedere una convocazione urgente a Roma per affrontare l’argomento e fare chiarezza sui fatti accaduti”. Sulla questione interviene anche il commissario FdI di Priolo, Beniamino Scarinci, che offre un punto di vista tecnico: “le torce di stabilimento hanno un sistema di abbattimento delle particelle liquide governato da una barriera idraulica che, lavando in contro corrente i gas, impediscono che il prodotto “eventualmente trascinato” dai gas raggiunga i bruciatori della torcia. È evidente che in questo caso qualcosa non ha funzionato e una parte liquida è fuoriuscita dalla torcia in forma incombusta. È un dovere delle istituzioni chiarire cosa sia successo e cosa non ha funzionato, in considerazione che gli impianti di Isab Sud ricadono totalmente sul territorio di Priolo il nostro comune ha il dovere di raccogliere tutti i verbali degli enti preposti che sono intervenuti a valle dell’evento e chiedere una verifica in sede Ministeriale con l’intervento di Ispra”.
E mentre Scarinci si attende una decisa presa di posizione e un intervento del sindaco di Priolo, Auteri chiederà anche l’audizione del gestore di Isab in commissione Ambiente a Palermo. “Un evento di questo tipo – conclude il parlamentare Ars – è inaccettabile per le popolazioni che vivono nei pressi della zona industriale e non ci si può fermare a una semplice relazione dei fatti accaduti da parte del gestore degli impianti. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, nel rispetto di tutti”.