Domani al De Simone il Siracusa giocherà contro la Reggina (inutile chiamarla in modo diverso) e cercherà con forza i tre punti per riprendersi dalla inattesa sconfitta di Barcellona dove gli azzurri hanno quasi sicuramente smarrito la strada per la promozione diretta in serie C. L’Igea domenica scorsa ha giocato la partita della vita visto che i giallorossi venivano da sette sconfitte consecutive e sarebbero piombati nel baratro, ma la squadra di Cacciola ci ha messo del suo, disputando un secondo tempo disastroso. Dal canto suo il Trapani, dopo esser stato sotto di due goal, ne ha buttati dentro cinque uno dopo l’altro nel sacco della Vibonese. Certo, il pareggio è arrivato grazie ad un rigore più bello di un regalo di Natale concesso dall’arbitro, ma complessivamente i granata hanno dimostrato di essere superiori e ha forse scavato un solco definitivo nei confronti delle inseguitrici. Poi, come dice Fabio Caressa: il calcio è strano. Nemmeno la Reggina è felicissima di navigare in questa serie, anche perché l’anno scorso di questi tempi sognava ancora la serie A. E dopo questo doppio capitombolo inaspettato sicuramente l’anno prossimo sarà una delle squadre favorite. Mentre quest’anno prova ancora ad infilarsi nella rete dei play off. Ma gli azzurri sono chiamati davanti al proprio pubblico, che ritroveranno poi solo a Marzo a causa della follia della Lega, a ritrovare punti, convinzioni, motivazioni e feeling con la tifoseria. Il De Simone sarà pieno, ed i tifosi sono pronti a sostenere gli azzurri per proseguire questo campionato in cui ,per gli azzurri, la parola fine non è stata ancora scritta. E poi si avvicina il centenario. (📷 M.Visicale)
