Riunione ieri nel salone messo a disposizione dalla CGIL di Sortino organizzata da Sinistra Italiana per provare a smuovere l’iter di approvazione del palco degli iblei. Erano presenti tra gli altri, Seby Zappulla, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Luigi Salonia di Sortino Spazio Comune,l’ambientalista Paolo Tuttoilmondo, Pippo Fancello, Sebastiano Corsico . Sono emersi tanti spunti utili per accellerare sull’iter di approvazione. Nessuno nel mondo può dire che le riserve siano dannose. Bisogna discutere. Discutere fortemente con gli enti locali che hanno il potere di approvazione . Il problema e’ che le uniche concertazioni politiche sono state fatte per chiedere proroghe e ritardi all’approvazione e non per migliorare quello che si può migliorare per arrivare all’approvazione stessa. Bisogna cambiare paradigma.Bisogna Cambiare approccio. Chi si oppone, o prova ad opporsi al parco, ha tanti referenti nazionali in grado di bloccare l’istituzione. Quindi bisogna riprendere la battaglia politica e culturale per l’istituzione del parco. Bìsogna raccontare ai cittadini quanto gli altri parchi hanno cambiato in meglio il territorio. Bisogna far sapere che Vendicari fa un milione di visitatori all’anno mentre prima le popolazioni si opponevano per una informazione distorta che veniva data. Una parte politica contraria al parco pensa che il parco spopolerebbe di popolazione i centri abitati montani. Invece bisogna fare capire il contrario. Il Parco renderebbe il territorio fruibile a milioni di visitatori e creerebbe centinaia di prodotti a denominazione di origine contrillata. Bisogna partire ad informare la popolazione sulla bontà del parco. Perché attualmente tanti sindaci parlano ufficialmente contro il parco ed hanno maggiore possibilità di interloquire con Parlamentati a tutti i livelli. Con loro bisogna discutere, anche sentendoli a uno a uno. Ha chiuso Luigi Salonia di Sortino Spazio Comune. “noi siamo favorevoli al parco ma a determinate condizioni. Se il parco verrà fatto ed imposto dal ministro i cittadini devono essere informati e convinti di essere cittadini del parco degli iblei. Della bontà del parco. Evitare ancora lungaggini burocratiche . L’ultima Perimetrazione e’ più a maglie larghe. Le zone A sono quelle già esistenti in sostanza. Ma c’è ancora qualcosa da fare. Ci sono uliveti che sono in zona A ed e’ un errore. Bisogna,,come ho detto in consiglio comunale, apportare correzioni ma senza stravolgere la filosofia che ispira il Parco degli Iblei.. C’è bisogno di discutere con i sindaci e gli altri interlocutori istituzionali. Ma il Parco deve diventare un realtà.