cronaca

Porto di Augusta, bloccato un carico di 9 tonnellate di buste di plastica illegali.

Nell’ambito di un controllo effettuato presso il porto commerciale di Augusta (SR), militari del
NIPAAF Carabinieri di Catania unitamente a personale della Sezione Operativa Territoriale
dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, a seguito di verifica del contenuto di un container
proveniente dalla Cina, hanno posto sotto sequestro circa 9 tonnellate di buste di plastica illegali in
quanto non conformi alla normativa nazionale e alle Direttive Europee, che l’importatore aveva
dichiarato essere destinate a sacchetti per la raccolta differenziata. Gli accertamenti compiuti hanno
dimostrato che le buste non erano a norma poichè non riportavano alcuna indicazione né in ordine
alla compostabilità e biodegradabilità né in merito alla percentuale di plastica riciclata, e che le
stesse venivano vendute dall’importatore a diversi negozi che le utilizzavano come buste per il
trasporto merci e alimentari. I sacchetti, in materiale plastico ultraleggero, infatti sia per formato
che per qualità non rispondevano agli standard previsti per i sacchetti per la raccolta differenziata
dei rifiuti. In pratica con l’escamotage di far passare le buste come sacchetti per rifiuti urbani, si
voleva aggirare il dettato normativo e far entrare nel mercato interno buste illegali che poi sarebbero
state destinate agli esercizi commerciali per vendite al dettaglio di merci ed alimenti, con potenziali
effetti dannosi per l’ambiente e gli ecosistemi naturali.
Il carico, diviso in 1800 confezioni, è stato pertanto sequestrato e all’importatore è stata irrogata una
sanzione di 5.000 euro per violazione del Testo Unico Ambientale.
L’attività si inserisce nell’ambito dei controlli sul rispetto della normativa ambientale da parte
dell’Agenzia delle Dogane e dell’Arma volti a scongiurare l’immissione in commercio di shoppers
in plastica illegali che sono responsabili dell’inquinamento dei nostri ambienti naturali ed in
particolare dei nostri mari e delle specie che li abitano.

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