cronaca

Raccolta Rifiuti:  Sortino ancora una volta tra i comuni ricicloni.

Sortino ancora una volta figura tra i comuni siciliani che,  raccolgono i migliori risultati in materia di raccolta differenziata e tra i comuni “Rifiuti Free” cioè quelli in cui la produzione pro-capite di rifiuti indifferenziati inviati allo smaltimento da parte dei suoi residenti non superi i 75 chili. Ieri a Palermo a ritirare il premio erano presenti l’Assessore Tuccitto e l’ex Assessore Valentina Cianci. Sortino riporta risultati vicini a quelli di comuni virtuosissimi come San Giuseppe Jato, San Cipirrello, Marineo e Partanna.  Le classifiche di Comuni Ricicloni comprendono i Comuni che oltre ad una percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65%,registrano  una produzione pro capite di rifiuto indifferenziato  inferiore o uguale ai 75 Kg all’ anno per abitante. “Assistiamo ormai da diversi anni a un incremento costante del numero dei Comuni Ricicloni e dei Comuni Rifiuti Free – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che ci consentirà, nel giro dei prossimi anni, di liberarci finalmente dai rifiuti. Ma qualcuno vuole fermare questo percorso virtuoso, proponendo scelte che guardano al passato e che peseranno sulle tasche dei cittadini. È velleitario proporre gli inceneritori come soluzione delle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti, ed è falso sostenere che grazie agli inceneritori le nostre città saranno più pulite. Occorre invece sostenere l’impegno dei tanti cittadini e comuni che in questi anni hanno abbracciato l’economia circolare, migliorando e potenziando i servizi di raccolta e realizzando numerosi centri comunali di raccolta e centri del riuso per favorire la gestione di tutti quei rifiuti non serviti dal porta a porta (RAEE, legno, tessili, ecc.), riducendo così la produzione di rifiuti indifferenziati e gli abbandoni illegali. È prioritario realizzare impianti realmente utili per superare le criticità della gestione dei rifiuti urbani, a partire dagli impianti di biodigestione anaerobica, ma anche quelli per il trattamento e la valorizzazione dei RAEE, del legno, dei prodotti assorbenti e dei tessili, impianti del tutto inesistenti

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