cultura

Scriveva sette righe al giorno con il mento. Buscemi ricorda il suo Lorenzo Genovese e gli intitola la biblioteca

E’ stata una serata speciale quella di sabato per Buscemi e i buscemesi. La sala dell’auditorium comunale era gremita di persone venute a dar omaggio a Lorenzo Genovese, in occasione della presentazione del suo ultimo libro. “U ladru di ficupali”. Erano presenti il Sindaco Michele Carbe’, l’Assessore Corinne Di Martino , la Prof .Michela Vaccaro e il Dott.Rosario Acquaviva, Don Marco Serra e l’Editore Morrone. Lorenzo Genovese colpito fin da bambino da una malattia degenerativa ha sempre amato la scrittura, e pur di portare avanti la sua passione ha compiuto  sforzi inimmaginabili.  Per sette anni  ha scritto quattro righe al giorno con il solo movimento del mento, che veniva letto da una telecamera collegata ad una tastiera virtuale. Alla fine è nato “U ladru di ficupali. U ritonnu” scritto in dialetto siciliano. Un libro che racconta la società contadina di Buscemi con i suoi riti e le sue tradizioni.
Lorenzo Genovese, morto qualche anno fa,  era un ragazzo di incredibile fantasia e amico di tutti. Attraverso le sue pagine ha riabbracciato nuovamente la sua comunità, che non lo ha mani dimenticato . A Lorenzo, grande amante della lettura e della scrittura, Buscemi ha dedicato la  Biblioteca comunale , per imprimere per sempre il suo indelebile ricordo.

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