cronaca

Servizio idrico. Il comune di Sortino dichiara guerra ai morosi ed ai furbetti dell’acqua

Il Comune di Sortino ha dichiarato guerra aperta ai morosi ed ai furbetti dell’approviggionamento idrico. Quelli degli allacci abusivi e dei consumi eccessivi pagati come piccoli approvigionamenti. Con un manifesto affisso per le vie del paese il Sindaco Vincenzo Parlato spiega gli atti che porra’ in essere, tenendo sempre presente che, pur con queste restrizioni, verranno comunque assicurati 50 litri al giorno che rappresentano il limite vitale per ogni famiglia. Anche l’istallazione dei contatori centralizzati sarà uno strumento utile per capire se nelle contrade qualcuno fa il furbo. “L’ufficio idrico comunale, dopo una lunga azione di sensibilizzazione e di solleciti per il pagamento dei consumi idrici relativi agli anni precedenti, compresa la possibile rateizzazione degli importi arretrati, è passato alla 2° fase, prevista dal Regolamento Comunale e dalla Carta dei Servizi:

  • La installazione presso gli utenti “morosi” dei limitatori di portata che garantiscono in ogni
    caso il limite vitale di 50 litri al giorno a singolo componente del nucleo familiare. Questa fase segue altre azioni già da tempo avviate per individuare allacci abusivi e consumi eccessivi di acqua nelle aree urbane ed extraurbane servite dal sistema idrico comunale. Sono stati installati contatori centralizzati (a monte delle forniture extraurbane) che permettono di verificare la corrispondenza tra quanto erogato effettivamente ed il consumo rilevato dai singoli contatori installati presso gli utenti che risiedono nelle aree extraurbane.
    Grazie a tale installazione, effettuate le opportune verifiche, si potrà applicare quanto previsto al punto 5) dell’art. 3 del regolamento idrico vigente che prevede “….la lettura del contatore posto a monte di ogni subcollettore permetterà di determinare se vi sono degli ammanchi di acqua. Nel caso in cui si verifichi la condizione appena espressa l’ente emetterà ulteriore bolletta per tutto il gruppo dei privati gestori, secondo le modalità specificate in sede di stipula del contratto”.
    Appare chiara la intenzione di individuare e stroncare eventuali abusi o ancora peggio furti di acqua potabile, venendo altresi incontro ai cittadini che sono in provate difficoltà economiche:

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