A seguito di un controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno arrestato un pregiudicato 43enne trovato in possesso di oltre 35kg di artifizi pirotecnici privi di certificazione e di fattura artigianale, altamente esplosivi e pericolosi, oltre a diverso materiale necessario all’esecuzione di rappresentazioni pirotecniche, tra cui centraline per accensione a distanza, mortai e micce. La sera del 6 dicembre l’uomo è stato controllato mentre percorreva a bordo della propria autovettura via Garigliano, nel corso della perquisizione veicolare i Carabinieri hanno trovato circa 10 kg di fuochi d’artificio occultati nel bagagliaio. Insospettiti dalla natura e dalla pericolosità del materiale rinvenuto, i Carabinieri hanno esteso la perquisizione all’abitazione dell’uomo, in zona ospedale, e, proprio all’interno del box della sua palazzina, hanno scoperto altri 25 kg di materiale esplodente, centraline per l’accensione a distanza e inneschi. Tutto il materiale, che i Carabinieri del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Catania hanno definito assimilabile a “ordigni esplosivi” o “bombe”, è stato sottoposto a sequestro. Con l’approssimarsi delle feste di fine anno si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta provocati dall’abitudine di accendere petardi o fuochi d’artificio anche illegali o di realizzarli, custodirli e trasportarli illegalmente, nel caso specifico, l’esplosione accidentale all’interno del box del materiale sequestrato avrebbe potuto causare danni anche all’edificio con crolli e incendi. Come ogni anno l’Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani al fine di contenere il numero delle vittime; anche in provincia, nei prossimi giorni verranno intensificati i controlli nel corso dei servizi di prossimità al fine di contenere la circolazione di materiale pirotecnico illegale e pertanto altamente instabile e pericoloso sia per gli utilizzatori che per terze persone.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.