Infuria la polemica dopo gli attacchi subiti da Sara Zappulla al consiglio comunale di Siracusa. La consigliera del PD in un appassionato intervento al consiglio comunale, aveva chiesto all’Amministrazione Comunale guidata da Francesco Italia, il rispetto delle regole statutarie riguardanti il numero delle donne nella giunta comunale. Attualmente soltanto una donna ricopre il ruolo di Assessore nella giunta comunale di Siracusa. Ecco il testo dei due comunicati. Il PD, partito di appartenenza di Sara Zappulla parla di “attacchi che dimostrano una caduta di stile di tutta la maggioranza del consiglio comunale di Siracusa. L’attacco di tutti e 16 i consiglieri comunali che sostengono il Sindaco Italia contro la consigliera Sara Zappulla è l’inaccettabile scivolamento dell’agire politico verso un metodo che non condividiamo.
Non è normale, né accettabile, che questi consiglieri comunali attacchino una singola voce, manifestando un’ostilità che appare sproporzionata e lesiva della normale dialettica e del confronto democratico. I firmatari decidono così di personalizzare una discussione che riguarda, invece, il rispetto delle regole statutarie del consiglio comunale e il dettato costituzionale in tema di parità di diritti e di partecipazione alla vita delle istituzioni democratiche e rappresentative.
Il comunicato rappresenta, inoltre, una caduta di stile della Presidenza del Consiglio Comunale che si schiera oggi, così apertamente, contro una sola consigliera comunale, rinunciando al ruolo di garanzia bipartisan che dovrebbe avere. Riteniamo quanto meno curioso che i firmatari così loquaci in un comunicato, inviato dall’Ufficio stampa del Comune che non ha avvertito il bisogno di sentire l’altra parte dialettica, non lo siano stati altrettanto in aula durante il dibattito, dove non hanno aperto bocca.
In quel momento, infatti, regnavano solo confusione ed un continuo ed inopportuno caos che facevano da sfondo ad uno scenario che il Presidente non è riuscito prontamente a gestire, così come non è riuscito a contenere l’inopportuna ilarità della Vicepresidente al termine della seduta consiliare. Di tutto ciò siamo certi che il Presidente e la Vicepresidente, consci di avere sprecato un’occasione per dimostrare imparzialità e rispetto per il ruolo istituzionale, vorranno scusarsi.
Un comunicato che sposta l’attenzione e mette insieme attacchi e accuse rivolte alla consigliera e a tutto il gruppo consiliare PD, che poco hanno a che fare con la mozione che loro hanno scelto di non votare e sul cui esito il gruppo PD non smetterà di lavorare. I firmatari citano la recente scelta del PD di votare contro alla variazione di bilancio di giorno 30 dicembre, dimenticando che il gruppo consiliare aveva chiesto di non sottoporre più all’aula “variazioni minestrone” che volutamente mischiano proposte sostenibili ad altre inaccettabili, con lo scopo di non consentire una discussione vera nel merito di ogni singolo provvedimento.
Ricordiamo alla maggioranza che il ruolo dell’opposizione non è quello di ratificare acriticamente ogni singolo atto.
Nel comunicato dei 16 consiglieri si fa riferimento, inoltre, al mancato voto alle donne in occasione dell’elezione del vicepresidente del consiglio comunale e della Presidenza della Terza Commissione. Vogliamo chiarire, una volta e per tutte, che è la maggioranza ad avere la responsabilità di garantire la stabilità delle commissioni e non l’opposizione. Ricordiamo, peraltro, che l’individuazione delle proposte della presidenza del Consiglio non è avvenuta con il coinvolgimento dell’opposizione, ma sono state espressione della maggioranza consiliare che sostiene l’attuale sindaco. Ed è davvero incredibile pretendere che l’opposizione voti a favore di scelte a cui non ha concorso.
È il momento di riconoscere che una vera democrazia non può prescindere dall’equilibrio di genere, non per un gesto simbolico ma per un reale progresso sociale, politico ed economico. Sosteniamo con forza questa battaglia, perché la parità non è una concessione, ma un diritto.
Il pluralismo e il rispetto delle persone sono pilastri fondamentali della nostra democrazia: si può criticare, ma trasformare il dibattito politico in un attacco personale e collettivo è distruttivo della fiducia nelle istituzioni e della stessa idea di rappresentanza. Ci si chiede se questo fatto non sia una deriva pericolosa. La scelta di un attacco tanto concentrico contro una singola consigliera, per di più su un tema che è stato affrontato con il contributo di un gran numero di consiglieri comunali, all’interno di una cornice di normative nazionali e locali, non può essere archiviata come un episodio ordinario; essa interpella la coscienza politica di chi ha scelto di farne parte.
Condanniamo ancora una volta il metodo politico di tutti i consiglieri che, in una prova muscolare senza precedenti, decidono di attaccare una singola persona, ledendo la credibilità della politica tutta e dimostrando il basso livello di una parte del dibattito politico cittadino. Esprimiamo ancora una volta supporto e solidarietà alla consigliera comunale Sara Zappulla, che ha avuto il coraggio di sollevare un tema rilevante per la vita democratica della nostra comunità, certi che questo attacco rafforzerà ancora di più il suo lavoro e il suo agire quotidiano” le firme al comunicato sono di
Antonio Nicita, Marika Cirone Di Marco, Giusy Genovesi,
Glenda Raiti, Massimo Milazzo,
Angelo Greco, e del segretari dei Giovani Democratici
Niccolò Monterosso e
Luca Santoro. Anche Sinistra Italia prende posizione sulla vicenda e ricorda che “La mozione presentata dalla consigliera Sara Zappulla, respinta dal consiglio comunale, non è solo una proposta politica ma anche un chiaro appello all’azione per una reale equità di genere. I fatti accaduti nel consesso civico e le pesanti critiche ricevute a seguito del voto dimostrano che all’interno del consiglio comunale, e della maggioranza che sostiene Amministrazione Italia, persiste una posizione politica e culturale contraria al cambiamento e che, conseguentemente, mina il processo verso una società più giusta e l’avanzamento verso il pieno riconoscimento dei diritti delle donne anche e soprattutto dentro le istituzioni. L’attuale Amministrazione ha perso un’altra occasione per dare risposte in questo senso, per andare oltre le parole con fatti concreti. Non è più accettabile che iniziative vitali per l’inclusione femminile siano derise, ignorate o strumentalizzate. È tempo che questa Amministrazione faccia di più e meglio per la nostra Siracusa, mostrando reale volontà politica nel migliorare le condizioni di tutti i cittadini, specialmente delle donne che, storicamente, subiscono svantaggi strutturali. Vi invitiamo tutti e tutte a riflettere su quanto accaduto e a lavorare insieme per azioni concrete, lontane da slogan vuoti e strumentalizzazioni. Prendere una posizione più netta è il nostro dovere, sperando che questo possa contribuire ad un autentico cambiamento per il bene della nostra comunità. Il tempo delle mezze misure è finito, è il momento di agire.