Fino ad oggi le polemiche sortinesi durante la festa di Santa Sofia si erano limitate ai commenti sulla scelta del cantante della sera della festa od ai fuochi pirotecnici della notte, se fossero stati migliori o peggiori dell’anno prima. Quest’anno il livello delle polemiche si e’ notevolmente alzato per via della tradizionale vendita all’asta di animali durante la sosta del fercolo dopo l’uscita dalla chiesa delle 11.30. Ieri dopo la vendita, con la Santa ormai avviata in processione e’ giunta a Sortino Ilaria Fagotto esponente della della Lega Antispecista Italiana con l’intento di recuperare l’agnellino venduto all’asta e metterlo in sicurezza . Ecco le sue parole dedicate alla vicenda e tratte dal suo profilo social.
“In Sicilia , nonostante i divieti di legge di mettere all’ asta durante le feste patronali animali vivi , in alcuni comuni continua a perpetrarsi questa illegalità da terzo mondo.
Oggi vengo chiamata al telefono nel pieno dello svolgersi di un asta , in cui durante la festa patronale nel comune di Sortino , erano in palio diversi agnellini , caprette , conigli e pare anche volatili .
Mi sono messa in autostrada , e nonostante l’ asta fosse già finita , sono arrivata giusto in tempo per denunciare ai carabinieri il comitato organizzatore della festa per questo reato , di cui possiedo prove visive , e per maltrattamento animale ai sensi del 544 ter c.p., nonche’ a chiedere il sequestro di questa povera pecorella , che piangeva in maniera straziante , perché a tratti trascinata o sollevata , tenuta per le zampette davanti , per la via del paese , sotto gli occhi di migliaia di persone che consideravano assolutamente normale , ed addirittura la cornice di una festa , questa vergogna .
Ho denunciato presso la caserma dei carabinieri anche le gravi minacce delle persone che mi hanno accerchiata rivolgendomi improperie di ogni genere e annunciandomi vendette varie ( si augurino che non mi succeda mai nulla perché ho i video a distanza , giratimi proprio da chi mi ha chiamata , e i primi ad essere indagati sareste proprio voi ) alcuni dei quali cercavano di anche di fare falsa testimonianza a favore di una delle persone che aveva incautamente acquistato il povero animale.
Non vi ho rovinato la festa del patrono a cui porto massimo rispetto , cari signori , siete voi che non rispettate le leggi , e soprattutto gli animali.
Ringrazio il corpo dei carabinieri e la polizia municipale che hanno prontamente e molto professionalmente tutelato la mia persona fisica .
Ho chiesto ed ottenuto dalla Asp , che ringrazio perché oltre ad essere intervenuta ha pure spiegato e chiarito a tutti che quella procedura e’ illegale , l’ affidamento della pecorella , per la quale rivolgo un appello accorato ai santuari della Sicilia affinché le diano un futuro presso i loro siti .
Sindaco di Sortino , ci aspettiamo un suo comunicato stampa in cui come massima autorità prenda l’impegno di mettere in campo ogni azione per porre fine a questa tradizione da medioevo , e affinché gli animali e le norme sulla loro tutela siano rispettati dalla sua comunità” . Il Sindaco Vincenzo Parlato, massima autorità sanitaria del paese, si e’ messo in contatto nella giornata di oggi con Ilaria Fagotto che ha prontamente ringraziato il Primo Cittadino Sortinese sempre via social. Ecco il racconto, postato sul profilo di Ilaria Fagotto del colloquio con Vincenzo Parlato “Il sindaco del comune di Sortino Vincenzo Parlato mi ha appena chiamata telefonicamente scusandosi per quello che e’ avvenuto ieri nel suo paese , e assicurandomi che metterà fine a questa obsoleta tradizione che riguarda la festa del patrono emettendo subito un ordinanza che multerà l’ azione di esporre e bandire pubblicamente animali vivi per le strade e le piazze del suo territorio.
Si scusa con tutti , e prende le distanze da quello che anche lui considera un maltrattamento animale , e dagli episodi di minaccia che ieri mi hanno riguardata .
” Si tratta di retaggi che non hanno più ragione di esistere , ed e’ ora di evolversi , dobbiamo cambiare , e lo faremo “
Grazie sindaco , tutta l’ Italia animalista e per bene confida nella concretizzazione delle sue parole , e pubblicheremo la sua ordinanza per darle atto del suo operato.
Sono felice di aver segnato un piccolo capitolo di svolta per un comune che ho trovato molto pulito e curato.
Che questa cura da oggi sia rivolta anche agli animali ed al loro rispetto” . Il paese e’ ovviamente diviso su questa usanza tradizionale che risale alla notte dei tempi, essendo la Festa di Santa Sofia arrivata all’Edizione n.488. Chi pensa che sia una pratica da abolire e chi vorrebbe non interrompere questa tradizione centenaria. Nessun commento sulla vicenda da parte del comitato organizzatore dei festeggiamenti.