cronaca

Sortino. Celebrati i funerali di Laura Salafia.

Si sono svolti oggi pomeriggio alla Chiesa Madre di Sortino, i funerali di Laura Salafia. La ragazza sortinese che tredici anni fa era stata colpita da una pallottola vagante mentre usciva dall’Università e che da allora era rimasta totalmente immobilizzata e costretta a vivere con l’assistenza della respirazione artificiale. Per volere della famiglia i funerali si sono svolti in maniera semplice e non con le caratteristiche di una celebrazione ufficiale. Erano naturalmente presenti il Sindaco di Sortino Vincenzo Parlato, il Vicesindaco di Melilli ed il sindaco di Francofonte. I rappresentati dell’Università di Catania, che tempo fa aveva conferito a Laura la Laurea Onoris Causa e soprattutto l’equipe dei Dottori che in questi anni avevano assistito Laura dandole le continue cure mediche di cui aveva bisogno. Molto chiare e intrise di religiosità e speranza le parole di Padre Cafra che ha officiato la funzione. “Salutiamo oggi fratelli e sorelle la nostra sorella Laura nella maniera più bella e più solenne, celebrando appunto l’Eucarestia perché nella celebrazione dell’Eucarestia viviamo nostra fede. La speranza che ci fa vedere la morte come la fine di tutto ma che invece la porta che si spalanca sull’eternità. Questa celebrazione porta in noi un tumulto di emozioni  che nascono guardando questa bara.  Quante domande vorremmo porre a Dio quante risposte vorremmo .Guardando la nostra sorella Laura i nostri dubbi legittimi  si spiegano con la voglia di vivere di questa nostra sorella.Un balordo incidente,benché la vita carica delle sue promesse sembrava sorridere. Laura ha dovuto ripensare tutto e riprogrammare ogni cosa.La gravità della sofferenza fisica e morale con cui ha dovuto confrontarsi avrebbe potuto schiacciarla.E certamente farla precipitare in un abisso di rabbia e di disperazione. Le vite umane sembrano portare a un unico punto morto. Ad un vicolo cieco capace di sbarrare la via a chiunque.Ma Laura ha gettato in modo valoroso il suo cuore oltre l’ostacolo scoprendo di un altro mondo. Dietro quel muro che ha scavalcato ha potuto Sperimentare il mondo non è fatto solo di apparenza come adesso vediamo. Non è fatto il mondo di vuoti pettegolezzi ed i traguardi effimeri. Ma ha tante sfaccettature tutte entusiasmanti. La vita ha una miriade di sfumature di colori tutte bellissime . La speranza di Laura ci ricorda che non basta riempire la vita di anni passati i significanti vuoti, ma è necessario al contrario riempire gli anni di vita vissuta vita profonda vita concreta. Vita vitalizzata dalla Fede Ecco spiegato il sorriso di Laura. La buona parola che si trova sempre sulla sua bocca anche quando tutto testimonierebbe il contrario.Il Vangelo di oggi ci avverte di  state Pronti e Laura era pronta.Voglio pensarla così la nostra sorella Laura , nella grande festa che il Padre ha preparato e che offre a tutti i suoi figli.La nostra celebrazione eucaristica adesso diventa suffragio.Il Signore doni alla nostra sorella Laura la libertà di poter correre verso L’amore del Signore Iddio. Il Signore doni alla nostra sorella Laura la gioia di poter abbracciare il Signore, e vivere per l’eternità In quel l’eternità Beata che il Signore offre a ognuno di noi” .

Molto commoventi e sentite sono state le parole dell’unico saluto dell’intera funzione, quelle dell’amico Alessandro Settipani con cui Laura fin quando ha potuto, e le sue condizioni lo hanno consentito, ha compiuto delle splendide escursioni in barca “Ciao Laura. Ti ricorderò per sempre cosi. Ti porterò dentro di me per ogni attimo vissuto insieme. Come quando ci siamo conosciuti. “Ciao Laura piacere! Ti va di venire a farti un giro in gommone?” . Già! Perché chiederti “come stai? O che ci fai qui? In ospedale sarebbe stato troppo banale e scontato. I tuoi occhi commossi “Sarebbe un sogno. Amo il mare, ma non ci vado da 10 anni”. Ricordo la telefonata. ” Laura. Preparati il costume che andiamo ” La tua gioia Il tuo sorriso. Gli spruzzi in faccia. Il tuo “Ale, Mi fai un favore? Posso venire anche domani? “, e io “Quando vuoi Laura” La tua telefonata che mi ha distrutto e mi ha fatto piangere per giorni.” Ale Questa sarà l’ultima volta” Cavolo vedi,ci sei riuscita di nuovo. Ti porterò dentro di me come un dono prezioso che la vita mi ha fatto. Perché se è vero che ti ho regalato un sogno è anche vero che tu mi hai regalato la felicità di farlo. Adesso vola felice come quel giorno.Non serve la carrozzina, neanche il respiratore, E neanche quel benedetto generatore a scoppio messo sul gommone per alimentare le batterie. Una cosa ti chiedo: Quando arrivi lassù fatti dire il perché? Perché tutto questo accanimento. Perché la tua esistenza così dolorosa e ingiusta. Perché vorrei saperlo anch’io! Ti voglio bene Laura e sarà per sempre. Anche quando ci rincontreremo un giorno! Ciao amica mia” .

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