Giornata da ricordare quella di ieri per i ragazzi ed il corpo docente dell’Istituto Comprensivo Columba. Accompagnati dai dalla Dirigente Dott.ssa Gloriana Russitto, dagli insegnanti, dai rappresentanti dell’Associazione Antiracket sortinese ACIPAS, Mauro Magnano e Francesco Ramondetta e dall’Assessore Tuccitto in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, sono stati ricevuti a Palermo, nella sede di Palazzo dei Normanni dal Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Antonello Cracolici . Si è parlato di mafia, di criminalità e dei mezzi per combatterla.
I ragazzi hanno discusso di come la mafia negli anni sia riuscita ad esercitare il proprio potere intimidatorio grazie all’indifferenza di tanti. “Un consenso che ha permesso di rappresentare nel mondo i siciliani come dei cittadini “particolari”, che non vedono, non sentono e non parlano. La mia generazione-ha detto ai ragazzi sortinesi il Presidente Cracolici– ha fatto l’errore di lasciarsi vincere prima dalla paura e poi dall’indifferenza.
Ai ragazzi ho chiesto di pensare alla legalità come a un semaforo: rispettarla conviene a tutti, se non vogliamo vivere nel caos. Essere cittadini liberi vuol dire anche questo, non permettere alla mafia e all’indifferenza di connotare la nostra persona e la nostra terra“. Significative anche le parole che la Dirigente Gloriana Russitto ha dedicato al viaggio a Palermo dell’Istituto Columba:”Il tradizionale Viaggio della Legalità è parte del progetto di Educazione alla legalità del Columba, componente fondamentale del nostro piano dell’offerta formativa. Come adulti ed educatori, insieme al Comune ed all’Acipas, ci impegniamo seriamente perché i ragazzi acquisiscano i valori dell’onestà, della trasparenza, dell’impegno civile, della lotta ad ogni forma di sopruso ed illegalità e perché sperimentino la partecipazione attiva alla vita della comunità, nel rispetto delle regole democratiche del vivere civile. Un elemento fondamentale del curricolo di educazione alla legalità è costituito dalla conoscenza dell’antimafia, dei suoi martiri. In giornate come questa, visitare la sede principale della democrazia della nostra regione e luoghi simbolo della lotta alla mafia, conoscerne i protagonisti, siamo certi serva ad instillare nei nostri studenti il senso del servizio allo Stato, la passione per la legalità, la consapevolezza della necessità di mantenere vivo il ricordo di chi ha perso la vita per difendere il senso del nostro essere cittadini”.