cultura

Sortino. Ritornano i riti della Settimana Santa.

Dopo due anni di stasi dovuta alle restrizioni del Covid-19, ritornano in Sicilia ed anche a Sortino i riti della Settimana Santa. Le bellissime tradizioni religiose che in qualche occasione molto particolare e significativa sconfinano nel folklore finalmente illumineranno nuovamente le notti e i giorni siciliani. Si inizierà domani con la parrocchia della Chiesa Madre che alle 10.15 festeggerá la Domenica delle Palme nella chiesa di Sant’Antonio con la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Subito dopo ci sara’ la processione verso la Chiesa Madre e la solenne Celebrazione Eucaristica. La Parrocchia di Santa Sofia benedirà le palme e la commemorazione dell’ingresso a Gerusalemme dalla Chiesa del Purgatorio e da lì muoverà la processione verso Santa Sofia. Anche nel chiostro della Chiesa dei Cappuccini alle 10.30 ci sarà la benedizione delle palme e dei ramoscelli di ulivo. Nel pomeriggio del Giovedì Santo si terrà nelle tre parrocchie la celebrazione in Coena Domini. Nel pomeriggio e nella serata per i sortinesi ci sarà nuovamente l’adorazione dei Sepolcri nelle Chiese del paese, compresa la Parrocchia di San Giuseppe, il Monastero delle Benedettine, e San Francesco . Il Venerdì Santo alle 4 del mattino arriverà il momento più atteso, con il ritorno del Nummu ru Gesù. Quest’anno per via della presenza dei tubi di metano per sicurezza ci sarà un limite alla grandezza delle farate, che certi anni erano delle vere e proprie montagne di frasche e diventavano una sfida tra i quartieri.

Ma il Venerdì Santo e’ comunque fatto di altri avvenimenti. Sempre a Santa Sofia ci sarà la tradizionale predica delle setti paroli di Gesù sulla Croce. Seguirà “a scisa a cruci” e la processione con il Cristo morto e l’Addolorata. Il Sabato sera inizieranno le veglie di Pasqua che culmineranno con il festoso sciogliersi delle campane. La domenica di Pasqua verranno celebrate le messe solenni e dalla Chiesa Madre alle 19 muoverà la tradizionale processione do “Salvaturi”. (ph G.Rio)

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