Continua, anzi aumenta, la carenza di medici negli ospedali, nei distretti territoriali e fra i medici di famiglia.
Una situazione paradossale che sta portando al collasso l’assistenza sanitaria in Italia, ma che, fino ad ora, non ha visto alcun provvedimento legislativo che elimini l’odiato e dannoso numero chiuso. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo
Occorre velocemente approvare una nuova legge che elimini le modalità di accesso alla Facoltà di Medicina che attualmente è vincolato al superamento di un anacronistico test a crocette e che non tiene in alcun conto la propensione di base dei candidati, ma che è solo una ordalia, in cui alla propensione si sostituisce il caso e la fortuna dei partecipanti.
Bisogna liberalizzare l’iscrizione al primo anno e consentire a tutti gli studenti e a tutte le studentesse che hanno conseguito il diploma di scuola media superiore di frequentare il primo anno, prevedendo una selezione sul merito e non sulla fortuna.
Solo chi ha superato il 75% delle materie del primo anno potrà iscriversi al secondo e cosi fino al terzo anno.
Quindi, una selezione che premia il merito attraverso una valutazione oggettiva che tiene conto solo del profitto degli studenti e delle studentesse.
Solo cosi, ha concluso l’On. Vinciullo, potremo superare le attuali difficoltà nel reperimento dei medici e garantire un’assistenza sanitaria adeguata alla richiesta dei cittadini.